Video di Ivan Mazzon
Lungo il sentiero #52
“Segui i corvi e non ti sbagli mai” (post 47). Chissà se anche l’aquila reale sfrutta a suo favore questo mantra.
Questo grande rapace domina i cieli dell’Area Protetta che offre cibo e siti di nidificazione a 10 coppie di aquila. Abilissima nella caccia, sfrutta la sua forza per abbattere prede anche molto più grandi e pesanti di sé stessa, volando radente al suolo o piombando dall’alto a folle velocità. Forse però il suo vero punto di forza è l’eccellente vista. Dall’alto dei suoi posatoi abitudinari esercita un controllo totale del territorio e non si lascia sfuggire l’intrusione di possibili competitori, anche della stessa specie, o il minimo movimento prodotto dalle prede.
Una di queste coppie di aquila occupa in modo stabile il territorio utilizzato dalla famiglia di lupi che seguiamo e forse come noi sta osservando i grandi cambiamenti che questo ritorno, dopo quello legato alla reintroduzione della marmotta, ha comportato. Si tratta del resto di due predatori al vertice della catena trofica ed inevitabilmente si generano tra loro delle interazioni ecologiche. Per lo più la presenza dei lupi ha reso meno difficile la vita della coppia di aquila reale, soprattutto nei rigidi mesi invernali, dove trovare prede risulta normalmente più complicato. Infatti, il frenetico andirivieni dei corvi imperiali e delle volpi non passa inosservato e, come ci confermano le fototrappole ed alcuni avvistamenti diretti, indirizzano anche l’aquila verso i resti delle predazioni di lupi.
Un esempio nel video qui pubblicato, dove nonostante le condizioni proibitive, l’eccellente vista ha condotto quest’aquila reale ad individuare i resti congelati di una carcassa di cervo nel bel mezzo di una tormenta di neve in alta quota.
Testo di Roberto Sacchet