Lungo il sentiero #75

Foto di Ivan Mazzon
Lungo il sentiero #75

Nei primi anni di attività del progetto “Il Sentiero dei lupi” il sito di rendez-vous è sempre stato oggetto di osservazioni ex-post, di ipotesi e di sforzi anche di immaginazione (post 57), dettati anche dalla reticenza a frequentare aree così sensibili poste in zone di difficile accesso.

Nel corso del 2023 sono stati invece compiuti alcuni sforzi documentativi diretti e mediante fototrappola durante il periodo di frequentazione del sito da parte dei lupi. Questa decisione è derivata dalla necessità di affiancare il personale universitario che svolge, su incarico del Parco, attività di ricerca e monitoraggio e, soprattutto, dal fatto che nel corso del 2023 il sito in questione è risultato sorprendentemente posto in un’area attraversata da un sentiero ad alta frequentazione turistica, rendendo meno indispensabile il fatto di evitare la presenza umana nell’area.

I rilievi sono stati condotti con tutte le attenzioni del caso e hanno evidenziato che il sito frequentato dai lupi nel periodo estivo (luglio-agosto) è molto ampio (indicativamente di 2 km2) e completamente ricoperto dal bosco (faggeta e pecceta), se pure con alcuni spazi aperti legati alla presenza di piccole radure e di zone sottoposte a recenti interventi di esbosco. Tutta l’area si è dimostrata ricca di pozze d’acqua, principalmente di carattere temporaneo, la cui permanenza è stata favorita da un’estate particolarmente piovosa. Nonostante la stretta vicinanza del sito con zone frequentate dall’uomo, esso comprendeva ampie porzioni di aree con schianti, di fatto inaccessibili, che garantivano adeguata protezione in caso di necessità.

La famiglia di lupi si è dimostrata molto mobile all’interno dell’area, frequentando assiduamente alcune porzioni di bosco solo per pochi giorni, per poi spostarsi in altre aree senza mai dare punti di riferimento duraturi. Tali spostamenti sono stati fatti seguendo delle direttrici principali e prendendo a riferimento il sentiero che taglia trasversalmente l’area. Da quanto osservato attraverso le fototrappole i giovani lupi si sono generalmente mossi in gruppo compatto, quasi sempre in compagnia di almeno un adulto.

A tradire la loro presenza generalmente è stato il numero, molto superiore alla media, di impronte marcate nel terreno fangoso; più raramente sono stati invece ascoltati inequivocabili guaiti emergere dal silenzio del bosco e in sole due occasioni si è effettuata un’osservazione diretta, con passaggio dei cuccioli a pochi metri dal sentiero che tagliava il sito di rendez-vous. Stranamente non sono mai stai rinvenuti resti delle prede portati ai cuccioli dagli adulti, confermando che quanto è possibile osservare corrisponde sempre ad una parte molto parziale della realtà.

Testo di Bruno Boz