Lungo il sentiero #57

Foto di Bruno Boz
Lungo il sentiero #57

Mi muovo con circospezione in un luogo speciale della foresta; i miei scarponi fradici affondano nelle ultime chiazze di neve lasciando evidenti impronte sia visive, sia olfattive. La fototrappola rivelerà che poche ore dopo, in pieno giorno, un lupo solitario passerà per ben tre volte su quelle stesse impronte, odorandole con grande interesse e perizia.

Mi ripresento in quel luogo tre settimane dopo, ma fatico a ritrovare i punti di riferimento. La neve si è completamente sciolta ed il bosco ha preso vita con l’inizio della primavera. Non ci metto molto a trovare quello che cercavo: lì un paio di vertebre, poco più in là una tibia, quindi una mandibola; percorro una decina di metri e mi imbatto in altri ossicini, ben visibili fra le pigne che giacciono nel sottobosco. Ce ne sono ovunque, levigati e sbiancati dalla lunga esposizione agli agenti atmosferici. In aggiunta ad altre evidenze ben più solide, lo scioglimento della neve ha svelato un altro importante tassello del complicato rebus che stiamo cercando di risolvere: è molto probabile che in quel preciso momento io mi trovi all’interno di quello che è stato il sito di ritrovo per la famiglia di lupi (rendez-vous site) nel corso dei passati mesi estivi.

Quelle ossa, donate dagli adulti, sono state probabilmente il passatempo dei giovani lupi durante le calde ore estive: oggetto di disputa, primi trofei da ostentare, motivi per scorribande e zuffe sull’erba. Tra quelle radure i giovani lupi si sono fatti accarezzare dai primi raggi di sole mattutini, hanno atteso con ansia il ritorno degli adulti, sono rimasti acquattati ad ascoltare il rombo, non lontano, delle motoseghe, hanno osservato con occhi curiosi il passaggio di alcuni escursionisti, si sono immersi per rinfrescarsi nelle numerose pozze presenti.

Non è inusuale che lo stesso sito di rendez-vous estivo possa essere frequentato anche in anni successivi, ma questo dipende da molte variabili. Solo il tempo ci dirà se fra qualche mese i giovani lupetti romperanno il silenzio di quelle radure tradendo la loro presenza con un susseguirsi di ringhi, guaiti e mugolii.

Testo di Bruno Boz