Lungo il sentiero #59

Foto di Ivan Mazzon
Lungo il sentiero #59

Guardando ai soli allevamenti gestiti in modo professionale, all’interno del Parco sono presenti 7 aree di pascolo in cui è possibile l’allevamento brado, con 4 malghe dotate di strutture per la lavorazione del latte. Nel 2021 nei pascoli all’interno dell’area protetta sono stati “caricati”: 189 bovini, 1554 ovini e 18 equini. Fin dalle prime segnalazioni del ritorno del lupo nel territorio del Parco l’Ente ha instaurato con gli allevatori professionisti, che stagionalmente monticano gli alpeggi in quota, un rapporto di collaborazione che si è tradotto in una serie di misure concrete di prevenzione e rimborso dei danni (post 25 e post 45)

I fondi europei ottenuti dall’Ente Parco con il progetto LIFE WOLFALPS EU hanno permesso di rivolgere l’attenzione verso un’altra categoria molto sensibile all’azione del lupo: i possessori di pochi capi di animali domestici detenuti a scopo amatoriale. Questo tipo di allevamento viene condotto spesso in prossimità delle abitazioni e spesso vi è un alto livello di affezione dei proprietari nei confronti dei capi posseduti; è molto diffuso nella pedemontana feltrina e bellunese e rappresenta un segmento di portatori di interesse molto sensibile nei confronti della presenza del lupo e soprattutto nei confronti di possibili attacchi da parte dello stesso.

L’Ente Parco ha quindi pubblicato uno specifico avviso di manifestazione di interesse rivolto a questa fascia di operatori per la concessione in comodato gratuito di un kit per la realizzazione di un recinto elettrificato della lunghezza di 250 metri. Il Kit comprende l’elettrificatore, la batteria di accumulo e un pannello fotovoltaico.

Alla manifestazione di interesse hanno risposto 35 soggetti dei quali 29 con i requisiti previsti dall’avviso. L’Ente Parco ha quindi provveduto all’acquisto del materiale ed alla consegna dello stesso ai soggetti che ne hanno fatto richiesta come nel caso di questa famiglia residente in uno dei comuni del Parco la quale detiene poche caprette nane per affezione e che durante l’inverno scorso aveva subito un attacco da parte dei lupi con la conseguente perdita di alcuni animali.

Di questo ed altri aspetti si parlerà in modo più approfondito nella prossima storia che verrà pubblicata a breve su “Il Sentiero dei lupi”.

Testo di Stefano Mariech – Area tecnica Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi