Video di Ivan Mazzon
Lungo il sentiero #58
Fin dall’inizio foto e videotrappole a infrarossi hanno giocato un ruolo chiave nel capire abitudini e modi di utilizzo del territorio da parte di questa prima famiglia di lupi del Parco (Il primo branco). Questi occhi elettronici, disposti in punti strategici, quali pozze d’acqua, camminamenti di animali, sentieri e carcasse, ci hanno permesso di riprendere frequentemente questi animali, soprattutto di notte. E’ durante la notte infatti che i lupi risultano più attivi, cacciano, si dissetano, si spostano da una zona all’altra del territorio attraversando anche aree scoperte che di giorno risulterebbero poco sicure. Di notte i lupi possono anche spingersi più facilmente in zone antropizzate (post 34) e in questo tipo di ambiente, generalmente, non si scompongono particolarmente anche se si imbattono in elementi collegati alla presenza dell’uomo. Questo atteggiamento, tuttavia, cambia completamente quando il lupo si muove in aree ad alta naturalità, dove qualsiasi mutamento apportato dall’uomo non sfugge alla sua attenzione.
Se da un lato quindi per “seguire” i lupi è indispensabile ricorrere a foto e videocamere dotate di illuminatori notturni ed in grado di riprendere i lupi in piena oscurità, dall’altro la naturale diffidenza di questa specie fa sì che non tutti gli apparecchi rinvenibili in commercio siano adatti. Apparecchi dotati di led visibili, tipicamente installati nelle foto-videotrappole più economiche, o apparecchi rumorosi in fase di attivazione, vengono ad esempio subito notati dai lupi, con reazioni variabili da esemplare ad esemplare. Alcuni sono più tolleranti e osservano la fototrappola senza scomporsi troppo, altri più curiosi possono avvicinarsi per annusarla, mentre altri ancora si mostrano intimoriti e si allontanano. Fortunatamente vi sono modelli più costosi dotati di Led del tutto invisibili e completamente silenziosi o quasi e questo permette un piazzamento più discreto ed efficace degli apparecchi.
L’utilizzo di questi modelli ci ha permesso di osservare, senza arrecare disturbo, le abitudini della famiglia di lupi cogliendo anche momenti interessanti ed “intimi” del loro comportamento. I dati raccolti hanno una doppia utilità: da un lato contribuiscono al monitoraggio della specie nell’area protetta (Il monitoraggio) e dall’altro ci hanno permesso di individuare alcune zone di maggiore frequentazione dove le foto-videotrappole a infrarossi sono state successivamente sostituite con apparecchi video-fotografici di qualità superiore (post 54), atti ad ottenere immagini in alta qualità.
Nel video si osservano tre giovani lupi dell’anno mentre si alimentano su una carcassa di cervo predata dagli individui adulti della famiglia. La videotrappola a infrarossi, posizionata a distanza ravvicinata, in questo caso ci ha permesso di riprendere la scena avvenuta di notte senza influenzare minimamente il comportamento dei soggetti ripresi. I lupetti hanno frequentato la carcassa per alcune notti consecutive in orari compresi dall’una alle quattro; pertanto non è stato possibile ottenere immagini diurne, come auspicato.
Testo di Ivan Mazzon